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Che fine ha fatto Mr. Y?

 

Scarlett Thomas - Che fine ha fatto mr Y?

Titolo Che fine ha fatto Mr. Y?
Titolo originale The end of Mr Y.
Autore Scarlett Thomas
Traduttore Milvia Faccia
Prima edizione 2006
Edizione italiana 2007
Editore Newton Compton, Mondolibri
Genere Fantascienza, Filosofia, Religione, Thriller

[tweetmeme]Attorno ad Ariel Manto succede di tutto: il relatore della sua tesi scompare, l’università le crolla attorno, e spende tutti i suoi soldi per comprare un libro maledetto, scovato per caso in un negozio dell’usato. La copia è rarissima e molto ambita, perchè a quanto pare permetterebbe al lettore di viaggiare nel mondo delle menti..

Questo è uno di quei libri che non saprei se consigliare o meno. L’idea di base è interessante, anche se forse non originalissima. In quanti libri / film / fumetti l’eroe cerca di entrare nel mondo delle menti? Senza addentrarsi nella filosofia, che nel corso dei secoli c’è andata a nozze. Non a caso è parte integrante di questo romanzo, che pullula di riferimenti ad Heidegger e Deridda. Forse un po’ troppi secondo me, ad un certo punto ti verrebbe voglia di prendere per le spalle la protagonista e di gridarle in faccia che al mondo sono esistiti anche altri filosofi, ed è il caso di aggiornarsi un po’.

Per fortuna le citazioni esistenzialiste non compongono l’intero libro. Anche la scienza trova la sua parte, e si passa dalle teorie Newtoniane alla dinamica quantistica senza battere ciglio. Apprezzate tantissimo, per carità (com’era stato per le spiegazioni sulla crittografia in PopCo), perà l’impressione generale era più che l’autrice volesse mettere in mostra le proprie conoscenze..

Anche in questo caso l’erboristeria è parte integrante del romanzo, anche se sinceramente il composto di carbone mescolato all’acqua santa mi ha fatto un po’ ridere. C’è da dire però che senza quella sarebbe mancato il collante tra scienza, filosofia e religione.. Ci si trova invischiati in speculazioni sulla fisica (ridefinita come post-strutturalistica), sull’uomo come creatore, sul Big Bang, e anche su Dio, passando per i viaggi nel tempo, la cui concezione è molto simile a quella della Niffenegger ne La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo.

A mettere in crisi il mio giudizio (che comunque fin qui sarebbe stato abbastanza positivo) è stato il finale: siamo al livello di un film di fantascienza di serie Z.

[Rating:6.5/10]

Fu allora che presi l’abitudine di rimpinzarmi di letture. E’ facile a farsi, quando trascorri ogni giorno ore e ore circondata da più libri di quanti riuscirai mai a leggere. Ne inizi uno ma sei distratto dal pensiero che avresti potuto benissimo cominciarne un altro diverso. Alla fine della giornata ne hai sfogliati due, iniziati quattro e letto la conclusione di sei o sette. Puoi divorare un’intera biblioteca senza leggere alcun libro come si deve.

La vita reale è fisica.Datemi i libri, invece, datemi l’invisibilità del loro contenuto, i pensieri, le idee, le immagini. Vorrei diventare parte di un libro; darei qualunque cosa per questo. Essere maledetta da Che fine ha fatto Mr Y. deve significare divenire parte della storia, un essere intertestuale, un cyborg letterario o, considerando che i libri non sono cibernetici, un biblioborg.Le cose nei libri non possono sporcarsi, e la vita reale alla fine è polvere. Anche i libri diventano polvere, come i resti sbriciolati che il viaggiatore nel tempo di H.G.Wells trova nel museo. I pensieri, invece, sono puliti.

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