Cresciute troppo in fretta

Datemi pure della bigotta, ma quando leggo certe cose non posso che rimanere basita e schifata allo stesso tempo.
L’argomento del caso è un articolo letto qualche giorno fa sul Corriere della Sera riguardo al marchio Abercrombie & Fitch, che ha già creato scalpore un paio d’anni fa per l’utilizzo di commessi seminudi nei propri negozi. 

Nella propria linea Kids per l’estate, dedicata alla fascia 8-14 anni, oltre a vestiti ben poco adatti a quell’età ha proposto un bikini push-up. L’«Ashley push-up triangle», in vendita a 32 € (che già è eccessivo per un costume da bambini), sembrerebbe un classico top a triangolo a righe, se non fosse che è imbottito.

Ora, ci si lamenta sempre che i bambini crescono troppo in fretta, che la pedofilia è un problema che sta aumentando pericolosamente.. e si lascia mettere in commercio un prodotto simile? Mi pare veramente un controsenso.

Non che Abercrombie sia nuova a questo tipo di provocazione. Già nel 2002 era stata creata una linea di intimo per bambine con modelli da adulti e frasi ammiccanti al posto dei classici cuoricini e orsetti.

Certo è quasi inutile lamentarsi delle case di moda, se quello che poi passa in tv non fa che solidificare questa immagine di bambina che cresce troppo velocemente. Basta aprire RealTime, uno dei pochi canali che sia salvavano da Veline, Letterine e starlette coi culi al vento, per capire dove stiamo andando a finire.

Mi riferisco ovviamente a Little Miss America (Toddlers and Tiaras nella versione originale), lo show dedicato ai baby beauty pageants, ovvero i concorsi di bellezza per bambine. Età che va tra i 6 mesi e i 10 anni, ingenti premi in denaro, e mamme che cercano la possibilità che 15 anni prima non hanno avuto per una ragione o per un’altra.

Immaginatevi delle Barbie in miniatura, con extensions e boccoli, rossetti rosso fuoco e abbronzature degne di una bagnina di Baywatch. Mamme che strillano perchè un sorriso non era sufficientemente ammiccante o perchè con una lacrima l’eyeliner si è sbavato.

Ho visto neanche 5 minuti di questo programma, e non ho potuto fare a meno di cambiare canale dallo schifo.

Si vedono certe cose e poi ci si stupisce quando nei vari polizieschi americani (vedi C.S.I., The Mentalist, Law & Order) un sacco di puntate sono dedicate ad omicidi attuati durante competizioni del genere. Sembrerà un pensiero cinico, ma sembra quasi un’evoluzione naturale quando si capisce anche solo minimamente come funziona questo mondo.

Qualche anno fa guardavo un documentario al riguardo (mi pare su Atlantide, il programma pomeridiano di La7), e mostravano come la maggior parte di queste piccole beauty queen finissero entro i 30 anni nel mondo della droga, dallo psicanalista imbottite di Prozac, o tentassero addirittura il suicidio.

Saremo anche nella Repubblica delle Veline, ma messi a confronto sembra che il fondo non l’abbiamo ancora toccato.

Fonti immagini: Modalizer, Neversleep