
Foce dell’Isonzo: due idee per il weekend
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Il Friuli-Venezia Giulia è una Regione ricchissima, dal punto di vista culturale ed enogastronomico, tanto da quello naturale. Abbiamo il mare, le montagne, la collina e pianure sconfinate: insomma, ce n’è un po’ per tutti.
Alcuni luoghi sono meta di migliaia di turisti ogni anno (come il Collio e i Colli Orientali), altre invece sono sconosciute ai più. Oggi mi concentro proprio su questa seconda tipologia di posto, con un piccolo percorso perfetto come gita del weekend per chi si trova nelle vicinanze.
Siamo sulla costa del Friuli-Venezia Giulia, non lontano da Grado (da un lato) e da Monfalcone (dall’altro). Ci troviamo più precisamente vicino alla foce dell’Isonzo, uno dei fiumi più importanti della Regione.
In questa zona è possibile immergersi nella natura in modo veramente totalizzante, grazie alla presenza di ampi tratti di costa incontaminati: la Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo – Isola della Cona, la Riserva Naturale Regionale Valle Cavanata e l’area protetta Natura 2000 del Caneo.
Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo – Isola della Cona
Località Isola della Cona, 34079 Staranzano (GO) – Google Maps – Sito ufficiale
Arrivare è piuttosto semplice: dall’autostrada A4 è sufficiente prendere l’uscita Monfalcone, da qui seguire la direzione Grado e successivamente le indicazioni Riserva Naturale Foce dell’Isonzo o Isola della Cona (ben visibili).
Ci sono diversi percorsi a disposizione, ma i principali sono due: un anello breve, della durata di circa 40 minuti, e un percorso più lungo fino alla Foce dell’Isonzo, che richiede circa 3-4 ore per andata e ritorno (incluse innumerevoli pause fotografiche!). Per entrambi non è necessario un abbigliamento tecnico: sono sufficienti scarpe da ginnastica o da trekking (soprattutto per il fango).
Lungo entrambi i percorsi è possibile fermarsi in vari capanni fotografici – in religioso silenzio – per ammirare il paesaggio che si riflette sull’acqua, stormi di uccelli che si alzano in volo e tantissime altre specie animali che abitano la Riserva.
Con un po’ di fortuna si possono anche branchi di cavalli Camargue che passeggiano indisturbati!
Per il pranzo è possibile approfittare del baretto interno alla Riserva, che propone panini, focacce, aperitivi e alcuni piatti regionali (ottime le lasagne fatte in casa!).
Riserva Naturale Regionale Valle Cavanata
Via Grado, 1, 34070 Fossalon di Grado (GO) – Google Maps – Sito ufficiale
Partiamo da un presupposto: quando ho visitato questa Riserva avrei voluto tantissimo avere con me una macchina fotografica professionale e non solo lo smartphone. La ragione? La distesa infinita di fenicotteri che si trovava di fronte a me, impossibile da immortalare con la fotocamera del cellulare e il meteo grigio della giornata.
Insomma: un posto dove tornare assolutamente, almeno per questa ragione.